IL TUO BAMBINO CONOSCE IL PROPRIO CORPO? - Psicomotricista Ilaria Palvarini
707
single,single-post,postid-707,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,select-theme-ver-3.2.1,popup-menu-slide-from-left,wpb-js-composer js-comp-ver-4.12,vc_responsive
 

IL TUO BAMBINO CONOSCE IL PROPRIO CORPO?

linguaggio del corpo

IL TUO BAMBINO CONOSCE IL PROPRIO CORPO?

IL TUO BAMBINO CONOSCE IL PROPRIO CORPO? ECCO QUALCHE “TEST” VELOCE PER SCOPRIRLO E ALCUNE PROPOSTE PER GUIDARLO IN QUESTA FAVOLOSA E IMPORTANTISSIMA SCOPERTA!

Lo schema corporeo è la rappresentazione mentale del proprio corpo, sulla base della quale costruiamo una sorta di mappa del mondo esterno entro cui possiamo muoverci al massimo delle nostre potenzialità, organizzando il movimento in uno spazio e in un tempo. Questa immagine mentale si costruisce in varie fasi:

Corpo vissuto: dalla nascita fino ai 3 anni il bambino inizia a percepire il corpo globalmente, sempre più come (id)entità propria e distinta da quella della figura di riferimento.

Corpo percepito: fase che raggiunge la sua massima espressione all’ingresso della scuola primaria, in cui il corpo inizia ad essere rappresentato come un tutto costituito da più parti interdipendenti fra loro. La rappresentazione di sé è “ambientata” nel tempo e nello spazio. Alcune difficoltà di apprendimento e di sviluppo sono strettamente correlate ad un’inadeguata rappresentazione di sé e dunque dei concetti spazio-temporali. Le difficoltà possono riguardare in particolare la lettura, la scrittura, la matematica e la geometria. Nella terapia neuropsicomotoria, si propongono situazioni che favoriscono, attraverso un preciso utilizzo del corpo e del linguaggio, l’emergere di processi cognitivi necessari allo sviluppo psicomotorio.

Corpo rappresentato: questa tappa, che va dai 6 anni fino ai 12/13 anni, culmina con la capacità di decentramento in cui il bambino è in grado di uscire da una visione egocentrica e di proiettare i concetti di sinistra e desta e i rapporti spaziali, in riferimento ad un oggetto esterno.

 

ATTIVITÀ 0-3 ANNI: In questa prima fase le attività di percezione sono utili particolarmente se fatte “da fermi”, per esempio, da seduti, il bambino può imitare le posizioni semplici assunte dall’adulto (braccia in alto, braccia sulla testa, braccia sulla pancia e così via). Alla fine, verso i 3 anni, vi sarà il passaggio al movimento, ma il bambino ha ancora bisogno di fermarsi per potersi concentrare sulla percezione del proprio corpo. Gli si potrà proporre di correre e fermarsi allo stop in posizioni via via più complesse.

  • PRESENTARE DEI LIBRI CON IMMAGINI DI VOLTI. Già dai 6 mesi, l’importante è che le immagini siano chiare e semplici, ad alto contrasto, meglio ancora se si può “infilare” il dito nella bocca, nel naso, nelle orecchie….
  • CANTARE INSIEME FILASTROCCHE COME: “Questo è l’occhio bello, questo è suo fratello…” in cui il bambino viene toccato sulla parte del corpo menzionata e poi, verso i 2 anni potrà essere il bambino stesso ad indicare su di sé, con l’aiuto di canzoncine o filastrocche, le parti che vengono nominate
  • COMMENTARE IL RIFLESSO DAVANTI ALLO SPECCHIO, con il bambino in braccio. Dai 12 mesi circa si possono fare smorfie buffe e linguacce, insistendo con frasi come: “Bocca aperta, apriamo la bocca, grande grande, come quella del leone quando ruggisce”
  • IL MASSAGGIO INFANTILE è un’attività molto efficace per aiutare il bambino a percepire il proprio corpo, avendo cura di nominare la parte che tocchiamo e di seguire la simmetria del corpo (es prima una gamba poi l’altra).N.B. Momenti come quello del bagnetto, il cambio del pannolino, vestirsi e spogliarsi, sono molto importanti per la conoscenza di sé e del proprio corpo e varrebbe la pena davvero di spenderci un po’ di tempo in più. Scegliere un ambiente tranquillo e caldo, toccare e nominare per esempio la

mano prima di infilarla nella maglietta, massaggiare il piede prima di mettere calze e scarpe, farglielo toccare e vedere portando la parte coinvolta nel suo campo visivo…

 

TEST DI FINE TAPPA:

  • E’ in grado di disegnare l’omino testone (testa con elementi essenziali del viso) e di indicare e/o nominare le parti che lo costituiscono
  • Può indicare su di sé e sulla bambola o il pupazzo 7/8 parti del corpo (tronco, braccia, mani, gambe, piedi, viso ed annessi)

 

ATTIVITÀ 3-6 ANNI: L’esercizio del movimento in questa fase aiuta il bambino ad appropriarsi del proprio corpo e delle sue possibilità, nonché di collocarlo entro un tempo e uno spazio.

  • CORRERE E FERMARSI IN UNA POSIZIONE, come in precedenza, ma questa volta trasformandola in un’altra assunta dall’adulto. Per esempio, il bambino si ferma in piedi ma poi dovrà accucciarsi con un braccio in avanti e un altro indietro e successivamente uno in alto e l’altro in basso.
  • PORTARE AVANTI UN CUSCINONE con la mano, il gomito, il piede, il ginocchio etc., prima tutte dal lato sinistro del corpo e poi tutte dal lato destro.
  • GIOCHI CON LA PALLA: lanciarla contro il muro prima con una mano poi con l’altra, calciarla prima con un piede poi con l’altro. Riprenderla rispettivamente dopo aver battuto le mani o sbattuto i piedi.N.B. A quest’età sono più che mai importanti i giochi che favoriscono la rappresentazione mentale delle dita della mano, in quanto il loro utilizzo in indipendenza è utile per le attività di conteggio ed è fondamentale per la scrittura.

Per esempio:

  • FILASTROCCHE ACCOMPAGNATE DAL MOVIMENTO DELLE DITA
  • TEATRINO DELLE OMBRE CINESI
  • RIPRODURRE CON LE DITA GESTI SIGNIFICATIVI (ok, evviva, forbici..)

 

TEST DI FINE TAPPA:

  • È in grado di disegnare la figura umana completa in tutte le parti del corpo ed orientata correttamente nello spazio del foglio.
  • Riconosce destra e sinistra su di sé
  • Sa ricordare in quali punti (3) è stato toccato nell’ordine corretto

 

ATTIVITÀ DAI 6 ANNI: In questo momento è importante che il bambino usi il proprio corpo per “prendere le misure” del mondo. Sono più che mai utili tutte quelle attività, sia da fermi che in movimento, che favoriscono l’organizzazione del tempo e dello spazio. Questi apprendimenti sono più facili se si utilizzano azioni/percezioni contrastanti.

  • LENTO VS VELOCE: Riprodurre ritmi musicali con varie parti del corpo o adattare il movimento ad un ritmo
  • ALTO VS BASSO: Far rimbalzare il pallone poco o tanto; lanciarlo verso l’alto piuttosto che verso il basso
  • AVANTI VS DIETRO, DESTRA VS SINISTRA, SOPRA VS SOTTO, VICINO VS LONTANO: Collocarsi o collocarsi nello spazio rispetto a un compagno o a un oggetto a seconda di come questo è orientato

 

TEST DI FINE TAPPA:

  • È in grado di rappresentare sul foglio le situazioni vissute, rispettando le proporzioni, gli orientamenti e i rapporti spaziali
  • Sa riconoscere destra e sinistra sull’altro o sull’oggetto e sa orientarsi di conseguenzaDott.ssa Ilaria Palvarini,
    Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. + informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi