Dott.ssa Ilaria Palvarini – Psicomotricista a Mantova

Un pò di me …

e la mia formazione.

Ilaria Palvarini è nata a Mantova il 7 giugno 1988. Si è diplomata al Liceo Artistico Alessandro dal Prato di Guidizzolo (MN) e nel 2011 si è brillantemente laureata col massimo dei voti e la lode in “Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva” alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano.

Ha svolto gli studi e le attività della formazione professionale nel Centro di Ricerca per l’età evolutiva Eugenio Medea di Bosisio Parini; in seguito ha effettuato due anni di stage presso la Casa del Sole di S. Silvestro (MN) e un tirocinio volontario presso l’Unità Territoriale di neuropsichiatria infantile di Cremona.

Attualmente lavora presso l’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore e riceve privatamente in diverse entità medico/riabilitative del territorio mantovano come il Centro Medico San Restituto di Bozzolo, il Poliambulatorio Angelo Custode di Curtatone e il Centro Polispecialistico Armonia di Porto Mantovano.

Svolge valutazioni dello sviluppo neuropsicomotorio applicando test di valutazione psicomotoria (da 0 a 18 anni) al fine di riconoscere il bisogno dell’individuo, e tracciarne il progetto riabilitativo.

Si occupa del trattamento neuropsicomotorio dei disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia e difficoltà grafomotorie, discalculia, disturbo di apprendimento non verbale); trattamento riabilitativo della disprassia e del disturbo della coordinazione motoria e difficoltà visuo-spaziali, delle difficoltà di attenzione e iperattività, ritardo psicomotorio, sindrome di Asperger e autismo, sindrome di Down e altre sindromi genetiche e paralisi cerebrali infantili.

Conduce attività di psicomotricità con i bambini del nido e corsi di formazione con insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria e con i genitori, su temi specifici dell’apprendimento e dello sviluppo neurpsicomotorio. Tiene molto a questi incontri in quanto è fermamente convinta della fondamentale importanza della prevenzione e che questa sia attuabile fornendo agli educatori gli strumenti utili ad evitare alcune problematiche e, quando ciò non fosse possibile, ad individuarle e segnalarle tempestivamente per ridurre il danno che queste possono causare sullo sviluppo e sulla vita del soggetto. E’ convinta che ciascun individuo sia un’opera d’arte unica e irripetibile; ne rispetta l’essenza e ne apprezza l’autenticità. Sostiene che ogni individuo è unico e particolare così come il suo modo di relazionarsi con l’altro. Per questo, nel trattamento neuropsicomotorio, come nella vita, occorre sempre trovare la via di un “dialogo” che consenta di incontrarsi in un reciproco agire, pur partendo da due diversi punti di vista.

Deve esserle rimasto dentro qualcosa da quando, da bambina, guardando la Torre di Pisa esclamò

E se avesse ragione lei?!