
PSICOMOTRICITA’ O TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA?
La terapia neuropsicomotoria riguarda il settore sanitario riabilitativo. Ha lo scopo di aiutare il soggetto in età evolutiva (dalla nascita ai 18 anni) ad acquisire le abilità cognitive e i movimenti necessari al raggiungimento del massimo sviluppo possibile. E’ fondamentale in tutte quelle situazioni in cui il bambino, per vari motivi, dovesse trovarsi in difficoltà nell’affrontare i compiti cognitivi o motori che si presentano durante l’intero arco di sviluppo.
La psicomotricità riguarda invece l’ambito socio-educativo. E’ importante sia per l’età dell’infanzia sia per l’età senile. In particolare, con i bambini, ha lo scopo di valorizzare le loro qualità motorie, cognitive, comunicative, affettive e sociali in una prospettiva di sviluppo armonioso nel rispetto della personalità e delle possibilità di ciascuno. Il ruolo centrale è affidato al corpo, che si manifesta con tutto se stesso durante il gioco. La corporeità infatti si esprime attraverso il movimento, la mimica e la gestualità, il tocco, lo sguardo, il tono corporeo e quello della voce.
Il bambino infatti è altamente recettivo a tutti i segnali che incontrano il suo corpo attraverso i vari sensi
Gusto, udito, tatto, olfatto, vista e cinestesia (sensazione data dal movimento). Egli impara a conoscere il mondo memorizzando le sensazioni. Le sensazioni in tal modo divengono percezioni, acquisiscono significato e possono così guidare il pensiero. Il pensiero si unisce al movimento dando luogo a delle azioni. Ogni azione genera ulteriori informazioni dando vita ad un ciclo continuo di azione-percezione che porta alla conoscenza di sé, del mondo e degli altri.
Attraverso il gioco il bambino può:
- Acquisire consapevolezza di sé, delle proprie possibilità e debolezze
- Accrescere la motivazione a migliorare quindi ad apprendere
- Interiorizzare il senso della regola
- Comprendere le azioni, le intenzioni e i sentimenti degli altri
- Organizzare le proprie azioni
- Superare gli ostacoli gestendo piccole frustrazioni ed emozioni
- Ignorare eventuali elementi di distrazione
- Instaurare e mantenere relazioni sociali sviluppando la cooperazione
Questo elenco, a titolo esemplificativo, riguarda l’acquisizione delle abilità indispensabili per stabilire un’adeguata relazione sociale e si potrebbe ampliare integrandolo con le altre aree di sviluppo.
Ecco alcuni esempi di percorsi di psicomotricità che hanno il fine di attivare il piacere senso-motorio, prerequisito fondamentale perché il bambino sia portato a partecipare attivamente.
L’importante è la motivazione. Per motivare si possono proporre piccole gare e sfide oppure, per calare i bimbi in un ruolo, ci si può aiutare con musiche e canzoni, storielle e filastrocche come questa:
Questa è la storia
della fata Gloria
A tratti forse un po’ birichina,
ma non importa, è una bambina!
Lei si muove di qua e di là,
facendo dispetti, questo lo sa
a lei piace canticchiare,
far magie e trasformare
tutti i bimbini come lei,
in qualcosa esclamando “tu sei..!”
I bambini dovranno imitare (in ordine di difficoltà)
Il soldatino: dritto e fermo in piedi
Il ponte: il bambino, si flette in avanti mettendo le mani a terra formando il corpo con un ponte
La bicicletta: disteso supino flettere le gambe come per andare in bicicletta
La farfalla: seduto con le gambe incrociate alza e abbassa lateralmente le braccia
La palla: facendo saltello sul posto imitando i rimbalzi della palla
La rana: accucciarsi appoggiando le mani a terra con le gambe piegate e saltare in avanti
Un compagno, un amico o un familiare: la sua andatura
E così’ via..
C’era una volta una formichina, era piccina piccina. Spesso doveva andare a far provviste, raccoglieva briciole che poi sistemava in ceste. Ma per tornare al formicaio… “Evita tutti gli ostacoli, o sarà un guaio!”
Preparare un percorso in cui il bambino deve rotolare su un tappeto, muoversi a gattoni su dei cuscini morbidi sovrapposti, scavalcare degli ostacoli, passare sotto al tavolo e così via. Il tutto va svolto senza toccare gli oggetti disposti casualmente per terra e raccogliendo delle piccole palline che al termine del percorso dovrà lanciare in un cesto.
Dott.ssa Ilaria Palvarini (Psicomotricista a Mantova)
Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.
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